IL VOLO DEL BUON CHERUBINO

IL VOLO DEL BUON CHERUBINO

Un giorno un giovane cherubino, stanco di non poter sedere tra gli angeli serafini, nel gradino più alto del cielo, decise di ritornare nel mondo degli uomini.
Nascose le sue ali sotto uno strano mantello e si diresse verso la terra.
Gli altri angeli suoi amici, pur non approvando la sua decisione, pensarono comunque di dargli una mano e lo accompagnarono fino all’ultima nuvola prima dell’atmosfera terrestre.
Appena fuori, il buon cherubino iniziò a volare con le sue grandi ali e in breve tempo giunse in quello strano posto chiamato terra. Una volta giunto tra gli uomini, il giovane cherubino non faticò molto a capire il motivo per cui i suoi amici angeli avevano disapprovato la sua decisione. Fumi di scarico, gente sempre nervosa, anime cattive e ingannatrici: sembrava un vero e proprio girone infernale! Man mano che il giovane cherubino vagava tra gli uomini andava convincendosi sempre più che avrebbe fatto meglio a tornare al più presto tra i suoi amici al di là delle nuvole.
Un giorno però, mentre camminava ai bordi di un fiume, sentì delle voci che parlavano sommessamente tra di loro. Si avvicinò incuriosito e vide un’intera famiglia di barboni che viveva mangiando avanzi di cibo e riparandosi dal freddo con dei vecchi e malandati cartoni. La stagione delle nevi stava per arrivare e quei miseri cartoni ben difficilmente avrebbero potuto rappresentare un valido aiuto contro i rigori del freddo.
Il buon cherubino pensò allora di intervenire per aiutare la piccola famiglia, pronunciò alcune magiche frasi e l’aria circostante ai barboni, quasi come d’incanto divenne tiepida e così, mentre il freddo imperversava, intorno alla famigliola sembrava essere arrivata la primavera.
Il cherubino riprese il suo cammino per il mondo e poco più tardi, incontrò una giovane donna che piangeva perché sin da bambina aveva un lieve difetto nel parlare che le aveva procurato isolamento e dileggi quotidiani. Ancora una volta l’angelo ripeté le sue magiche parole e la giovane donna trovò rimedio a tutto ciò che la rendeva infelice.
Passava il tempo e il buon cherubino aveva quasi dimenticato la sua esistenza beata al di là delle nuvole e si era accorto che in quella sorta di girone infernale che, per lui, continuava ad essere la terra, c’era sempre più bisogno di lui.
Non c’era luogo che egli visitasse dove la sua presenza non fosse gradita e necessaria agli inconsapevoli abitanti del luogo.
Egli decise allora di rimanere per sempre sulla terra e di continuare a vagare per il mondo alla ricerca di persone bisognose di aiuto.
Altri tra i suoi amici angeli seguirono il suo esempio e rendendo invisibili le proprie ali, iniziarono a vagare spensierati e felici per il mondo alla ricerca di persone da aiutare.
Tanto tempo è passato da quel primo volo ma, ancora oggi, essi vivono tra gli uomini; e quando a qualcuno di noi capita di risolvere dal nulla, inspiegabilmente, un problema che prima appariva quasi impossibile da affrontare, potete star certi che, sotto sotto, c’è lo zampino di qualche buon cherubino che, nascondendo le sue grandi ali di angelo, continua a vagare tra di noi per cercare di rendere più felice e dolce la nostra esistenza.
E se ancora non vi è capitato di incontrarne uno, non disperate: a tutti quanti gli uomini capiterà un giorno di incontrare un buon cherubino.
È scritto nel grande libro delle favole!

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